Shalom carissimi amici di Vivi Israele. Oggi torniamo a parlare di cucina e a scoprire il mondo ebraico, anche attraverso i piatti tipici della sua tradizione, siano questi della cucina askhenazita, sefardita o yeminita. Oggi vi parlo del Kishka, detto קישקע, in yiddish ed ebraico e кишка in russo e ucraino. Il termine si riferisce a diversi tipi di salsicce o intestini, solitamente ripieni di carne e verdure o cereali.
Il piatto è molto popolare nella tradizione ashkenazita dell’Europa dell’Est e delle comunità ebraiche provenienti da quell’area. La ricetta ashkenazita, però, a differenza delle altre, segue rigorosamente le regole della kashrut. Dunque, sono banditi, tra gli ingredienti: il sangue degli animali e il maiale. Bene, invece: manzo e pollo (o il loro grasso: schmaltz); sedano, cipolle, grano e carote. Spesso viene fatto cuocere a fuoco letto nel Cholent oppure in forno. Il nome Kishka è di derivazione polacca e la traduzione significa viscere o intestino.
Ci sono vari modi di preparare questo piatto, uno prevede l’utilizzo delle interiora dell’animale, come il fegato; anche se esiste una ricetta vegetariana, a base di soli ortaggi e verdura. Il suo colore, dopo la cottura, può variare dal grigio bianco al marroncino arancione. Questo piatto è molto popolare nel Midwest degli Stati Uniti, dove sono immigrati diversi polacchi. Il Kishka è facile trovarlo anche infondo al deli-menù di New York. “Chi ha rubato il Kishka” (originariamente, Keeshka) è una tradizionale melodia polacca degli anni Cinquanta del secolo scorso, composta da Walter Solek, ma registrata e interpretata dai vari gruppi musicali.
Vi segnalo ora due ricette, in lingua inglese, una a base di carne e l’altra vegetariana. Seguite il link
https://www.joyofkosher.com/recipes/kishka/
Volendo, trovate anche diversi video di ricetta su youtube