Salmi
Shalom carissimi amici e lettori di Vivi Israele. Per la rubrica “I simboli dell’Ebraismo” oggi vi voglio parlare dei Libro dei Salmi – Tehillim (תהלים), in ebraico. Si tratta di centocinquanta composizioni (in lingua ebraica) scritte da David con aggiunte di altri nove autori. Sul quando e dove vennero composti, si parla della Giudea, alla fine del III secolo a.e.v..
I Salmi venivano cantati dai leviti al Tempio di Gerusalemme e si dice che David li abbia scritti ispirato dal Ruach Haqodesh (Lo Spirito Divino), quando la sua arpa, appesa sopra il letto, veniva suonata a mezzanotte dal vento del nord. Si narra pure che le corde di questa arpa provenissero dall’ariete che Abramo diede in sacrificio a D*o nell’Akedah.
Quello dei Salmi è uno dei testi più utilizzati nella liturgia e le persone sono esortate a leggerlo, soprattutto quando devono affrontare difficoltà, malattie o momenti di crisi. E se sognare il Libro dei Salmi viene considerato segno di crescita religiosa, i dieci diversi tipi musicali di Salmi, secondo il maestro chassidico Nachman di Breslav, hanno il potere di annullare un aspetto delle forze demoniache. La recitazione dei Salmi ha anche l’effetto di favorire la castità. Il Libro fa parte del Tanakh ovvero l’acronimo di Torah, Nevi’im, Ketuvim ovvero (תורה Torah, נביאים Profeti, כתובים Scritti).
Chiunque fosse interessato a leggere i Salmi in ebraico, può farlo a questo link. Ringrazio il portale Torah.it per avermi autorizzato a “linkare” il loro materiale
In copertina: “Re David suona l’arpa”, di Gerard van Honthorst